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Amata terra

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Amata terra

Io non so se esista un lembo di terra
come questo, altrove,
dove si prova quello che io provo
dove se miri il cielo, come stanotte,
viaggi in un sogno ad occhi aperti.

Qui, non desidero altro, ché
per grazia ritrovo le mie radici;
discendo pendici di monti
e nei tramonti disegno profili.

Ecco! Aci e Galatea far capolino,
amanti ad ogni amante
l’occhio strizzano
come languide lucciole destate
nei pleniluni incantevoli
di questa adorata Sicilia.

Attraverso miti e passioni,
mi riconosco storia rara
d’arte e di profumi,
di genio e di fatica,
d’atavica memoria al cui richiamo,
dolce, mi percorre un brivido;

e torno a te cielo di lumi silente,
punto in cima dove s’affoga il cicaleccio
e si dilata l’anima fra stelle
e respiro di mare e di limoni.

Non senti più le tue vene, siculo distratto,
dall’alto dissanguato e in basso inerte,
per mafia e fame conosciuto ai più?

Dentro topaie metropolitane
sterilizzati nei vostri i Pad, i Phone,
dentro cuffie assordanti, ebbri di connivenze,
isolati isolani chi ci riscatterà se non noi!

Amata terra
io non rinuncerò mai a sentirmi
universo fra le tue braccia
in pace con me stesso.

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